Il modello di lavoro

Tutte le attività sperimentali vengono definite e monitorate dalla cabina di regia progettuale alla quale partecipano l'Università degli studi della Tuscia, Italia Ortofrutta e le OP coinvolte nel progetto. Le attività sperimentali vengono realizzate, sotto il coordinamento dell'ente di ricerca, direttamente dai servizi tecnici delle OP presso le aziende socie.

Le attività sperimentali

  • Verifica del disciplinare di difesa integrata regionale (Lazio e Campania);
  • Analisi delle normali pratiche di gestione fitosanitaria delle diverse OP da rilevare mediate la somministrazione di un apposito questionario;
  • Identificazione dei campi prova e definizione delle attività (monitoraggio e gestione problematiche fitosanitarie) relative ai seguenti campi di applicazione:
  1. Entomologia: saranno  condotti  studi  preliminari  sulla  cimice  asiatica  e  sulle  cimici autoctone del corileto;
  2. Patologia vegetale: saranno condotti studi preliminari sul nuovo oidio del nocciolo e sul marciume grigio delle nocciole;
  3. Sezione tecniche innovative per un sistema di aspersione dei fitofarmaci a bassa deriva.
  • Definizione della bozza del documento intermedio e finale di indirizzo per un nuovo approccio alla gestione complessiva del noccioleto da proporre alle regioni interessate ed ai relativi servizi fitosanitari;
  • Realizzazione di riunioni ed incontri per presentare le attività progettuali coinvolgendo la filiera di produzione e lavorazione delle nocciole, le amministrazioni interessate (Ministero e Regioni) e le amministrazioni comunali;
  • Attività relativa alla comunicazione e diffusione dei risultati delle attività svolte anche mediante attività di formazione e aggiornamento dei corilicoltori.